31.3.07

Viagra.. al prossimo twist!

Pensata appositamente per chi, memore di tempi lontani, desidera recuperare la possibilità di giocare a twist, magari sotto le lenzuola..



La campagna, ideata da Ogilvy & Mather Mexico per Viagra (Pfizer), esalta i poteri della pillolina blu.
Ancora una volta, quando si dice.. la creatività!

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SpicyBuffalo Web Site

Su segnalazione di Andrea Andreutti nel suo Andrea's blog, ho trascorso dieci minuti sul sito SpicyBuffalo della catena Hardee's.



Davvero un gran bel sito, ma soprattutto ciò che balza agli occhi è la coerenza con la quale tutto fa comunicazione integrata del brand, dal visual, ai messaggi testuali e iconici, ai commercial, fino anche all'uso della testimonial.

Vedere ed imparare.

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Blocchi di ghiaccio McDonalds

Macchè meteoriti. Si tratta di "semplici" blocchi di ghiaccio, al cui interno è intrappolata una lattina del nuovo Cold Coffee McDonalds.



La campagna, frutto di un'iniziativa da parte della BBD per il colosso della ristorazione americana, è stata studiata per promuovere il nuovo caffè freddo (ghiacciato?) che sta per fare il suo ingresso sul mercato statunitense.



I blocchi sparsi su marciapiedi riportano un'etichetta con su scritto "il freddo sta arrivando".



Le foto e la notizia sono riportate su Adverbox.com



Ricorda un pò "The Camels Are Coming", ma fa sempre piacere osservare le espressioni dei passanti che si trovano spiazzati di fronte a simili azioni di guerrilla..

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30.3.07

Beckham: "Sono un caso umano.. di campione..."

Impossible is nothing. Adidas si lancia sul virale e pubblica su You Tube una serie di video in cui alcuni personaggi dello sport narrano velocemente la propria storia, fatta di successi dopo momenti crisi.

Bello il filmato con Lionel Messi che racconta di quanto un suo problema di crescita gli abbia consentito, in fin dei conti, di sviluppare le caratteristiche che lo hanno trasformato in un asso del calcio. Aveva un problema ormonale da ragazzino.. così ha dovuto fare dell'agilità un suo punto di forza.



Un pò meno (de gustibus, ovviamente) quello con Sir Beckham che racconta come è rinato dopo un periodo buio nel '98. Sarà forse il fatto che è davvero difficile associare i valori guida della comunicazione Adidas ad un tipino così "umile" come l'asso d'Oltremanica (che tra un pò finirà Oltreoceano). In fondo, però, Beckham è una star e anche un suo mal di testa per molti sarebbe equiparabile ad un cataclisma..



Ulteriori video hanno come protagonisti, tra gli altri, Jonah Lomu e Gilbert Arenas.
Chissà, viste le situazioni professionali, se un giorno la Adidas scritturerà anche Cassano, Ronaldo e Capello..
Mah, impossible is nothing!

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29.3.07

Una partita al PC? Te la paga Coca Cola!

Si chiamano casual games e attraggono ogni anno diverse centinaia di milioni di online player (oltre 100 milioni solo negli States).
Inizialmente sono offerti agli utenti con versioni free trial (prova gratuita), per poi richiedere il pagamento di una discreta somma di denaro (solitamente tra i 15 e i 25€) per accedere alla versione completa (Premium o Full Game).
Un giro d'affari abbastanza grosso, ma che potrebbe subire, nei prossimi tempi, un incremento vertiginoso. Il limite, sino a ieri, stava nel fatto che solo una piccola percentuale di players accetta di pagare per continuare a giocare. E allora ecco venire incontro alle esigenze di tutti Signora Pubblicità.

Riporto un virgolettato di Michael Cai, analista della Parks Associates:
"Il modello "prima provi poi compri" non funziona benissimo. Il tasso di conversione si attesta solamente tra l'1 e il 2%, cosicchè, per 100 giochi, puoi ottenere due acquisti, che fanno appena 40 dollari. La speranza dell'industria dei software è di guadagnare anche grazie alle persone che giocano ma che non comprano mai un gioco. E' li che viene in aiuto la pubblicità".



WildTangent, uno dei publisher leader di questo mercato ha introdotto lo scorso anno un sistema di micropagamenti per accedere a diversi scenari dei giochi. L'utente dovrebbe pagare delle piccole somme (intorno ai 25 cents di dollaro) per arricchire la sua "esperienza di gioco", ma spesso gli vengono offerte da sponsor (quali Procter&Gamble, Coca Cola, Nike etc..)

Popcap e RealArcade (quest'ultimo di proprietà della RealNetworks) hanno invece sperimentato la via del video pubblicitario incluso nel gioco che lo sponsorizza e lo rende gratuito al consumatore. I risultati iniziali appaiono incoraggianti: CTR del 20% e video visti fino all'ultimo secondo da oltre la metà degli utenti.



E, fiutato l'affare, anche Microsoft si è immerso a capofitto nel mondo dei casual games sponsorizzati. Ecco la pagina in cui l'azienduccia di Bill Gates spiega il suo programma agli advertisers.

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28.3.07

Serve fortuna?

Immagino la situazione. Due creativi alla ricerca di una nuova idea pubblicitaria. L'ispirazione non arriva. Uno dei due fa all'altro: "Adesso ci vorrebbe proprio un'illuminazione dal cielo, un colpo di c...".

Ed ecco nascere l'ass-vertising.



Che, con MTN Company, arriva in Italia (più in particolare in Campania, ma qualcosa lascia supporre che farà presto proseliti).



Fuor di battuta, l'ass-advertising è creazione della Night Agency, agenzia pubblicitaria americana madre del motto "Se vuoi essere visto, vai dove le persone stanno già guardando”.
Non poteva esserci niente di più azzeccato, allora, secondo tale logica, che far girare per le strade della città un pò di ragazze culotte al vento, con in bella mostra la marca inserzionista.

Più Guerilla Marketing di cosi non si poteva. E, bypassando la dubbia eleganza dell'iniziativa, una cosa è certa: colpendo in questo modo, la pubblicità non passerà inosservata.

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27.3.07

Pay-per-action beta test. By Google!

Arriva il Pay per Performance di Google. Per il momento è solo in fase testing, limitato al circuito content AdSense e utilizzato da pochi pionieri americani dell'advertising online. Eppure già fa discutere, e non potrebbe essere altrimenti. Invito, a riguardo, a leggere il post di Marco Loguercio, sul suo SemsBlog.

La fee che verrà trattenuta da Google per ciascuna transazione andata in porto (tracciata da una piattaforma di conversion tracking di Google) è stabilita in partenza dall'inserzionista-affiliato e non può variare in proporzione all'importo incassato dalla vendita del bene o servizio.

Come fa notare ancora Loguercio, a generare la maggior parte delle transazioni sarà un ristretto numero di publisher, che quindi andrà "coccolato" anche con condizioni su misura (onde evitare che possano passare a promuovere aziende concorrenti che offrono remunerazioni maggiori).

Cio' significa che Google dovrà impegnare molte più energie verso questi investitori rispetto a quanto gliene costerebbe seguire Adwords e Adsense (che vanno ormai quasi in automatico) per ottenere gli stessi introiti. Ragion per cui appare evidentemente da escludere che la logica CPA possa a breve termine sostituire anche solo parzialmente quella CPC (non è un caso che anche la fase testing riguardi esclusivamente il circuito Adsense, attualmente il meno remunerativo in termini di conversioni).

A meno che qualcuno, a Mountain View, non si stia già inventando qualche altra genialata. E allora.. chapeau.

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24.3.07

Adwords mimetizzate?

Leggevo, nelle ultime settimane, di nuovi test di Google sulle pagine di risultati delle query. In particolare, sembra che i responsabili del colosso dei Search Engine stiano valutando la possibilità di sostituire il colore azzurro degli sponsored links in alto ai risultati, con un colore giallo chiaro molto meno in contrasto con il bianco dello sfondo.

(Screenshot di una consueta pagina di risultati di Google)



(Screenshot di una pagina di risultati di Google con il nuovo colore di sfondo degli Sponsored Links)



Niente di sicuro sul futuro look degli Adwords in posizione Premium, ovviamente, anche perchè Google effettua continui test per migliorare il servizio reso ai suoi cibernauti.

In ogni caso è interessante capire cosa scopriranno gli analisti della Google Inc. Il nuovo colore consentirà agli annunci a pagamento in posizione Premium di mimetizzarsi maggiormente all'interno della pagina, come se fossero semplicemente i risultati più in alto, oppure finiranno con il dare all'utente un'impressione di pubblicità nascosta con l'eventuale fastidio conseguente? O non cambierà proprio nulla?

Qualsiasi cosa sarà, in molti già scommettono in un aumento del CTR per quegli annunci posizionati in vetta agli ordinari. Di sicuro, qualora l'esperimento non dovesse portare a cambiamenti nel look delle pagine di Google, vorrebbe dire che il Click Through Rate osservato nei test non sia stato convincente (stento a credere che Google possa mettere a rischio i dollari provenienti dai click agli annunci Premium, dato che questi sono quelli che fruttano di più al gigante di Mountain View).

Attendiamo con curiosità.. e con grande interesse.

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New Clio feat. RipCurl: trendy iPod

Continuano le azioni di co-branding tra marchi automobilistici e aziende che producono prodotti e servizi di tendenza. Dopo le Peugeot 206 Sweet Years e 1007 Freddy, la Citroen C2 Deejay Zerosei e via dicendo, con la collaborazione di Icemedia, nasce un nuovo abbinamento stavolta tra Renault e Rip Curl. La New Renault Clio RipCurl, però, rappresenta qualcosa di diverso e più interessante, rispetto ai casi precedenti. Finalmente, infatti, c'è una straordianria trovata: un gadget di tendenza (una cover per iPod) con i colori della Rip Curl (vantaggio = aumento notorietà brand) e che esalta una feature della nuova Clio (la possibilità di connettere il proprio lettore mp3 all'impianto audio dell'automobile).



In più, compilando il modulo online chiunque potrà ritirare il proprio rivestimento per l'iPod presso la concessionaria Renault a lui più vicina (vantaggi principali = strategia pull verso il prodotto e rafforzamento posizionamento verso una delle nicchie di mercato in maggior fermento).

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23.3.07

Australia Post, alla faccia del digitale..

Scrivere una lettera a un caro è cosa d'altri tempi.
Con le Poste Italiane, in effetti, lo è ancor di più, nel senso che erano altri tempi quando le spedivi per farle arrivare oggi al destinatario..
A parte i giochi di parole, appare gradevole l'idea di Australia Post (thanks to Adverbox).



Peccato solo per l'omino di carta e inchiostro, a metà strada tra Ghost e Alien.
Ma tanto è il pensiero quello che conta.

Per la sostanza (e soprattutto per la velocità) c'è il telefono, c'è internet, le e-mail..

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